PERÙ
Dalle sconfinate coste oceanica alle alte vette delle Ande passando per il deserto e la foresta pluviale, un paese dominato dalla natura.
Un mese a disposizione per percorrere da nord a sud uno stato grande circa 4 volte l’Italia e con una diversità di ambienti e condizioni climatiche davvero sbalorditiva. Non è stata per nulla un’impresa semplice, sotto molti punti di vista. Febbraio è periodo di piogge e il clima non è dei più favorevoli. L’ampia escursione termica, le abbondanti precipitazioni, il passaggio da climi aridi a molto umidi e il raggiungimento di quote elevate ha messo a dura prova la resistenza fisica.
Quando ci si muove in contesti come quelli delle Ande, in cui si raggiungono facilmente i 5000 mslm, il fisico non abituato a queste altitudini, risente della carenza di ossigeno e si affatica velocemente. Affrontare trekking di più ore con salite impegnative può risultare molto faticoso e dover portare con se chili di attrezzatura fotografica non aiuta di certo a migliorare la condizione.
Sicuramente le fatiche affrontate vengono poi pienamente ripagate dallo spettacolo che si presenterà agli occhi: incantevoli specchi d’acqua cristallina alla base dei ghiacciai, sconfinati panorami mozzafiato con colori e geometrie uniche, il volo del condor tra le cime innevate o le vigogne al pascolo sugli altipiani steppici.