Hoplia attilioi
Nel 1978 nel retroduna di Capo Feto, la punta sud occidentale della Sicilia presso Mazara del Vallo, vengono trovati per la prima volta alcuni esemplari di un coleottero non ancora noto per l’area mediterranea.
Questa nuova specie descritta fu denominata Hoplia attilioi e da allora risulta conosciuta e presente esclusivamente nella zona di ritrovamento, in un’area di poche centinaia di metri quadrati.
Caratterizzata dalla presenza di piccole squame bianco-giallicce lucide che ricoprono l’intero corpo, risulta abbondante nel periodo primaverile quando i maschi si rinvengono posati sui fiori di alcune piante presenti nei prati tra il retroduna e l’ambiente umido della palude adiacente.
Si conosce ancora molto poco della biologia di questa specie e, cosa incredibile, ad oggi, dopo 45 anni dalla sua scoperta, sono noti solo 3 individui di sesso femminile.
Questo indica quanto poco conosciamo su questa specie e quanto importante sia salvaguardare il delicato ambiente in cui vive.
Dopo decenni di proposte e proteste per l’istituzione di una Riserva Naturale nell’area di Capo Feto, ancora si attende un riscontro dagli enti preposti che lasciano del tutto abbandonata quest’area di eccezionale interesse naturalistico.
[Tratto da Salvare Capo Feto è diventato urgente di Mathia Coco e Bruno Massa – Naturalmente Scienza, giugno 2023]